La famiglia Noto alla guida della squadra più blasonata della Calabria dal luglio 2017. Una data fatidica che ha segnato la rinascita di una squadra per lunghi anni calpestata e derisa in una categoria non degna del suo blasone e della sua immensa e sterminata tifoseria. Una famiglia seria e facoltosa che è arrivata dove è arrivata grazie ai sacrifici e all’intelligenza del capostipite Leonetto Noto e dei suoi figli. Il Catanzaro non poteva cadere in mani migliori. L’inseguimento ed il corteggiamento dei tifosi sono stati lunghi ed asfissianti, ma alla fine la decisione è arrivata e come tutti auspicavano mai scelta è stata più azzeccata. Si sapeva che se ci fosse stato il loro ingresso nel calcio catanzarese si sarebbero ottenuti risultati di alto livello e di grande prestigio. E così è stato. E ancora non è finita. Anzi, oseremmo dire che siamo agli inizi di un’era che ci auguriamo possa essere lunghissima e piena di altre soddisfazioni. Derio, Gino e Floriano ed a seguire (buon sangue non mente) Leone Luca. Attualmente l’ingegnere Floriano ricopre la carica di presidente, mentre il dottor Luca è vicepresidente del sodalizio giallorosso. Il dottor Desiderio invece, così come pure il dottor Luigi non ricoprono cariche societarie, ma vi possiamo garantire che dietro le quinte muovono i fili nella gestione e nelle decisioni delle cose giallorosse, con Derio che veramente si è lasciato prendere visceralmente da questa passione. I tifosi come noi sono felicissimi di questo perché vedono una società unita, coesa e votata all’ottenimento degli obiettivi che si prefigge.

E questo assunto rappresenta una garanzia di continuità che oggigiorno in giro per l’Italia è difficilissimo trovare. La società attua una gestione oculata e con raziocinio non fa mai il passo più lungo della propria gamba, ma possiamo affermare che investe in modo sempre costruttivo e propositivo per consolidarsi e strutturarsi in maniera importante e lungimirante. Ora la piazza catanzarese è ridiventata appetibile per tutti. Ora tutti desiderano accasarsi sui Tre Colli ed il merito è tutto loro. Il pubblico li segue ciecamente, salvo qualche imbecille che non capisce nulla di calcio e che antepone la critica distruttiva ed insulsa, alla capacità di distinguere la competenza, la forza economica, lo stile e la classe. Ma questi personaggi in cerca d’autore sono una insignificante minoranza che non incide minimamente sulla considerazione positiva che la stragrande maggioranza dei sostenitori giallorossi ha verso questa proprietà. Gli investimenti, oltre a quelli prettamente sportivi, sono stati rilevanti. Basti pensare all’acquisto dell’impianto sportivo di Giovino, alla ristrutturazione e gestione dell’impianto sportivo di San Floro, al restyling della sede societaria, alle opere effettuate all’impianto dello stadio Nicola Ceravolo che lo hanno reso più funzionale, più ricettivo e più accogliente e anche all’imponente opera relativa alla comunicazione (dal sito internet alla presenza sui vari social) ed all’organizzazione societaria con una serie di figure professionali di grande spessore. E poi ancora una totale apertura verso l’esterno.
Una partecipazione attiva degli addetti ai lavori (dirigenti, atleti, tecnici, ecc.) con la classe giornalistica, con interventi e partecipazioni in numerose trasmissioni televisive e sul web. Insomma, un’opera che ha dato una completa trasparenza del club e che in un reciproco rapporto fiduciario fa sapere con puntualità cosa bolle in pentola nella casa giallorossa. Infine, le continue opere culturali, sociali, umanitarie e di solidarietà che l’Unione Sportiva Catanzaro 1929 svolge nell’ambito territoriale cittadino, provinciale, regionale e anche nazionale. Ecco forse dimentichiamo qualcosa, ma questo impegno è stato certamente notato dalle varie istituzioni calcistiche e fa parte di un progetto a più ampio raggio che si proietta con molto entusiasmo verso l’avvenire. Sì, perché questa società se lo sta assicurando e lo regalerà al suo popolo che, dobbiamo dirlo, ha ritrovato due o tre generazioni di tifosi che si erano perse strada facendo. E questo, ve lo possiamo garantire è stato, è e sarà bellissimo. Potrebbe capitare quest’anno o l’anno prossimo o in un futuro imminente, questo non lo possiamo sapere, ma statene certi che presto o più in là accadrà.
È già tutto scritto. Grazie ora e sempre per quello che ci avete regalato e che ci regalerete. Saremo sempre al vostro fianco senza per questo essere tacciati di vassallaggio, perché la nostra storia lo attesta, in quanto abbiamo sempre dato a Cesare quel che è di Cesare. Per cui lo ribadiamo, illimitatamente, per sempre, interminatamente Noto.
BRONTOLO