Domenica 4 maggio 2025, in occasione della sfida tra Catanzaro e Sampdoria, la direzione arbitrale sarà affidata a Giovanni Ayroldi, uno dei giovani fischietti più promettenti del panorama calcistico italiano. Originario di Molfetta, Ayroldi rappresenta la terza generazione di una famiglia profondamente legata al mondo arbitrale: suo padre Stefano è stato assistente internazionale con 155 presenze in Serie A e partecipazioni a eventi di rilievo come il Mondiale 2010, mentre lo zio Nicola ha diretto per anni nella massima serie.
Nato il 25 ottobre 1991, Giovanni ha intrapreso la carriera arbitrale a soli 16 anni, ispirato dalle esperienze familiari. Dopo anni di formazione nelle categorie regionali pugliesi, ha raggiunto la Serie D nel 2013, per poi approdare in Lega Pro nel 2016 come primo classificato nella graduatoria nazionale. Nel 2019 è stato promosso alla Commissione Arbitri Nazionale B (CAN B), esordendo in Serie A il 19 gennaio 2020 nella partita Bologna-Hellas Verona, terminata 1-1.
Con la riforma del 2020 che ha unificato CAN A e B, Ayroldi è entrato stabilmente nell’organico degli arbitri designabili sia per la Serie A che per la Serie B. Nella stagione 2020-2021 ha diretto 7 incontri nella massima serie e 8 in cadetteria. Nel corso della sua carriera, ha anche avuto esperienze internazionali, come la direzione della semifinale di ritorno della Coppa Nazionale di Cipro tra Achnas e AEK Larnaca nel maggio 2022, nell’ambito di una collaborazione tra l’AIA e la Federazione Cipriota.
Ayroldi è noto per la sua capacità di gestione del gruppo arbitrale e per l’attenzione alla comunicazione con i colleghi, elementi che considera fondamentali per il successo in campo. In un incontro organizzato dall’Associazione Italiana Arbitri, ha sottolineato l’importanza della famiglia, del lavoro di squadra e della concentrazione come pilastri della sua carriera.
Nel febbraio 2020, il Consiglio Regionale della Puglia lo ha premiato come esempio per i giovani, riconoscendo il suo impegno e la sua dedizione nel rappresentare con orgoglio il Sud Italia nel calcio di alto livello.