Premesso che da tempo immemore non esprimevamo una critica alla squadra, oggi è arrivato il momento di “brontolare” un po’. Il Catanzaro sembra voler ottenere i play-off col minimo sforzo e anzi forse nemmeno giocando. Probabilmente si vuole centellinare le energie per dare poi tutto negli spareggi finali. Potrebbe essere questa la strategia. Ma c’è un problema. I play-off bisogna ancora conquistarli e se si continua così non verranno certamente centrati. Siamo ancora nella griglia, ma mancano ancora tre partite alla fine del torneo regolare e tutto può ancora accadere. Siamo tutti d’accordo, l’obiettivo era la salvezza ed è stata ampiamente raggiunta con largo anticipo.
Il Catanzaro però nell’arco del campionato ha fatto molto di più e si trova ora fra le prime otto, ad una manciata di partite dalla fine della stagione. Perché vanificare tutto quello che si è fatto con prestazioni al di sotto delle proprie possibilità? Sarebbe un vero peccato se ciò dovesse accadere. La società non credo possa non volere il raggiungimento, per la seconda volta consecutiva, dei play-off. Così come sappiamo che vorrebbe andare in serie A anche subito, ma tutto passa da queste ultime gare. A cominciare da quella che si è giocata giovedì contro la Juve Stabia in trasferta. Dopo la sonora scoppola rimediata al Ceravolo contro il Palermo per 1-3, per una scellerata formazione di partenza che è stata difficile da comprendere e per una mancanza di concentrazione diluita ad una stanchezza evidente di tutta la squadra, frutto a nostro parere di un richiamo di preparazione che porterebbe le aquile a volare nelle gare post-season, a Castellammare il Catanzaro ha ancora perso e malamente per 2-0. La squadra ancora una volta di questi tempi è apparsa appesantita, lenta, arrendevole, svagata e senza grinta.
La Juve Stabia ha fatto la gara attuando un pressing asfissiante per tutto l’incontro e strameritando di fatto la vittoria. I ragazzi terribili di mister Pagliuca hanno dato una lezione di calcio al Catanzaro, che in campo non c’è mai stato. Ancora una volta una formazione di partenza inedita. Su 36 gare sono state 35 le formazioni diverse. E su questo vorremmo delle spiegazioni plausibili da mister Caserta. Possibile che non si è mai trovato un undici di base da mettere in campo e replicarlo per più volte, come fanno la stragrande maggioranza degli allenatori? In tutto l’arco del campionato sinora disputato schierare un roster sempre diverso non è stato funzionale all’amalgama e all’intesa. Detto ciò, non riusciamo a spiegarci come una squadra possa avere una metamorfosi di questo genere. Cosa è successo? Vorremmo spiegazioni in merito perché non è giusto lasciare un’intera tifoseria attonita, incredula e interdetta su tutto quello che sta succedendo. Cosa sta capitando? Ci sono dei problemi?
Non vi è stato promesso un premio per il raggiungimento dei play-off? Siete scoppiati fisicamente ai primi caldi? O cos’altro? Fatecelo sapere con sincerità. Vogliamo la verità. Basta con le solite conferenze stampa di rito. È evidente che qualcosa non va più. Cercate di tirare fuori tutto quello che non va, affinché si possa trovare con immediatezza una soluzione. La tifoseria, sappiatelo, è sempre con voi, ma vuole trasparenza e coraggio.