Riconoscenza, questa sconosciuta. C’è una parolina che tutti noi dovremmo ricordare ogni tanto, esattamente come si fa con le preghiere domenicali: riconoscenza. Riconoscenza in un gruppo che ci ha fatto tornare grandi, riconoscenza in una società che ha tirato fuori l’orgoglio dei tempi migliori, riconoscenza per alcuni giocatori che ci hanno fatto vivere stagioni di livello altissimo.
Per questo motivo, non riesco a capacitarmi della cattiveria, dell’animosità, della volgarità di alcune prese di posizione (non degli amici del Cz Club ovviamente) che non tengono in conto di quanta gioia e quante soddisfazioni abbiamo raccolto in questi ultimi meravigliosi tre anni. La critica- quella sana, costruttiva, intelligente, ci sta e deve essere sempre esercitata, ma molti sembra che prendano a pretesto alcune battute d’arresto per sfogare i loro peggiori istinti.
Da notare che anche altre società più blasonate della nostra perdono continuamente, vedi Palermo e Samp, quindi non ne farei un dramma se alcuni risultati non sono a noi congeniali. Al tirar delle somme, credo che il risultato sia sempre di un’annata comunque lusinghiera. Forza Giallorossi sempre.
Crediamoci ancora.