Ebbene sì, avete letto bene, Brontolo è proprio pronto per andare a godersi la meritata pensione. Sembra ieri quando scrisse il primo articolo per Catanzaro Club. Nel marzo 2015. Si era deciso di utilizzare lo pseudonimo perché si voleva essere pungenti, polemici, stimolanti verso una società che non riusciva a dare una svolta. Che non andava oltre il compitino. Una società che cercava di emergere volendolo fare però con poche risorse e uomini non all’altezza. Ecco che Brontolo in quei frangenti era uno che non le mandava certamente a dire. Uno che diceva pane al pane e vino al vino. Sempre però con il massimo rispetto e con una certa diplomazia, ma diretto verso l’obiettivo: il bene dei giallorossi. Per anni ha attaccato quelle figure che non erano da Catanzaro. Quei personaggi o quei calciatori che venivano a svernare sui Tre Colli per portarsi a casa solo lo stipendio, senza dare nulla in cambio. Poi però con l’avvento della famiglia Noto tutto è cambiato. Si sapeva da sempre che sarebbe andato tutto come tutti pensavano andasse e cioè benissimo. E quindi dalla rilevazione della società più blasonata della Calabria ad oggi dobbiamo ammettere e riconoscere di aver vissuto degli anni fantastici. Brontolo ha fatto la sua parte, ma in effetti non c’era più bisogno di lui da un bel pezzo. Una società sulla quale c’era poco da dire, nulla da osservare. Troppo seria, troppo forte, troppo organizzata, troppo bella. E quindi Brontolo ha finito di avere la sua funzione di pungolo, di sollecitazione, d’impulso, di provocazione e appende oggi le scarpe al chiodo. Io, ora, posso finalmente uscire allo scoperto. Convinto come sono, che continuerò a scrivere di questa squadra di calcio in maniera serena, perché dietro c’è e ci sarà una garanzia pluriennale che assicurerà un lungo periodo di soddisfazioni ad un popolo che segue con passione ed amore tutto quello che questa proprietà pianifica. Quindi, cari amici, godiamoci tutti questi momenti. Anche perché ne arriveranno altri ancora, migliori di quelli già vissuti. Statene certi. Quando a capo di una società ci sono persone di questo genere, non ci possono essere dubbi di fallimenti, di sotterfugi, di alchimie e men che mai di crisi societarie. Tutto è sotto la luce del sole ed è bello vedere gli sviluppi di tutto ciò, di anno in anno, di stagione in stagione, con programmazione, con sviluppo, con proiezione verso il futuro. Anche quest’anno ci divertiremo. Ne sono e ne siamo sicuri. E anche se ci fossero degli errori di impostazione iniziali, di scelte errate negli uomini, potete stare calmi e tranquilli, perché questa famiglia sa e può correggere il tiro. Terzo anno in cadetteria, unici in Calabria, come ai vecchi tempi. Chi l’avrebbe mai detto. Dopo lustri inenarrabili in terza serie. Eppure, adesso siamo qui e diremo la nostra in questo nuovo torneo, che vede alla partenza veramente squadre blasonate e costruite per vincere. Noi ce la giocheremo, come sempre e ci faremo rispettare. Poi nel calcio si sa, tutto è possibile, ma si rimane sempre con i piedi ben ancorati a terra, consapevoli che gli obiettivi vanno perseguiti step dopo step. Non parliamo di giocatori, di allenatore, di staff e di questioni tecniche perché come sempre sarà il campo a parlare e a dire la sua. Noi saremo sempre di supporto, al fianco di una società e di una squadra che meritano indubitabilmente il nostro incondizionato appoggio. Si parte quindi con l’augurio che sia una stagione bella da seguire e che ci potrà riservare cose meravigliose. Buon campionato a tutti ed un “in bocca al lupo” a tutto lo staff giallorosso.