Il Venezia si specchia nel suo altissimo possesso palla (73%) che risulta essere però inefficace, improduttivo e quindi sterile. Il Catanzaro lo attende nella propria metà campo, attento, applicato e molto reattivo. Pronto a ripartire di rimessa in velocità per fare male. Un cinismo, quello giallorosso, mai visto a questi livelli sinora. Una spregiudicatezza che lo fa diventare pericoloso e letale. Il Venezia, grande squadra, fa la partita, ma non riesce a sfondare. Il pullman catanzarese è parcheggiato bene davanti alla porta difesa ottimamente da Pigliacelli ed i finestrini sono tutti chiusi. Il primo tempo finisce 0-0. Gli indiani arancio-nero-verdi non riescono ad entrare nel fortino delle aquile. Nella ripresa quando meno te lo aspetti, frittata lagunare in difesa che permette il passaggio di una palla toccata da Antonini verso la porta. Il portiere respinge ma capitan Iemmello che è proprio lì non si fa pregare due volte e la deposita in rete ben piazzato al centro a pochi passi dalla riga bianca. 1-0 e palla al centro. Immediatamente dopo si pensa ad un controllo della gara e a palleggiare come il Catanzaro sa fare. Purtroppo, però Cisse apre un finestrino del pullman per prendere un poco d’aria con un dribbling non riuscito, anziché scaricare la palla verso un compagno. L’errore è grave ed il Venezia sulla tre quarti giallorossa riparte velocemente e con Yeboah pareggia con un tiro a giro che si insacca nell’angolino alla destra di Pigliacelli che non può nulla. Tutto da rifare. Le imprecazioni in tribuna si sprecano, ma non contro Cisse. È anche passando da questi sbagli di gioventù che si cresce in fretta, in esperienza, intelligenza ed umiltà. E Cisse tutto questo lo capisce immediatamente. Il Catanzaro però non demorde, si riassesta e con le intuizioni di mister Aquilani, che mette dentro Pandolfi, Nuamah e Alesi, ripassa in vantaggio all’80’, proprio con quest’ultimo che finalizza, con un pizzico di fortuna, l’azione prodotta proprio da Pandolfi e Nuamah. Da non credere. Il nuovo vantaggio giallorosso è una mazzata pazzesca per i veneti che continuano ad assediare l’area del Catanzaro che resiste con ribattute, parate, spazzate e salvataggi, difendendosi anche da un bellissimo tiro che si va a stampare sull’incrocio dei pali. Il Venezia dopo 6’ di recupero non riesce a pareggiare e torna a casa senza “nulla in mano” come dichiarerà in conferenza stampa mister Stroppa, incredulo di tornare a Venezia senza nemmeno un punto, dopo aver prodotto tantissimo. Il Catanzaro ottiene il massimo con il massimo sforzo e si proietta prepotentemente in zona play-off, ricoprendo l’ottava posizione, la prima utile per disputarli. Tre indizi (vittorie) fanno una prova e questo fatto conferma veramente che il Catanzaro ha svoltato e sta cominciando a fare sul serio. La prossima partita ci vedrà in quel di Empoli per tentare un’ulteriore vittoria che ci consacrerebbe come la squadra più in forma del momento. Ma andiamoci piano con questi discorsi. Umiltà, come predica mister Aquilani e piedi ben piantati sul terreno. Per volare alto c’è tempo, d’altro canto noi siamo aquile e prima o poi decolleremo definitivamente.

