E’ stata la vittoria di Aquilani, dobbiamo ammetterlo, la vittoria del carattere dell’assetto tattico ritrovato, della grinta, del cuore. Il Catanzaro ha buttato il cuore oltre l’ostacolo ed ha battuto non una squadra qualunque, ma un’autentica corazzata. Squadra corta, atteggiamento attendista, Cisse da Categoria superiore, compattezza in tutti i reparti. Sono onestamente contento per il mister, perché forse ha trovato la famosa quadratura, perché ha – tra l’altro- fatto debuttare due ottimi giocatori come Buglio ed Alesi. Non solo, ma è la vittoria del nuovo corso, che scaccia i fantasmi, che regala punti e autostima. Adesso la bravura del tecnico sta nel riuscire ad inculcare ai ragazzi una mentalità vincente, tenuto conto che a questa squadra mancano ancora Pompetti e Di Francesco. Ora il pensiero va a Mantova, altra gara complicata, ma sono certo che questo Catanzaro- con questo equilibrio tattico- non parte sfavorito con nessuno. Se mi chiedete il migliore in campo, vi rispondo Cassandro. Non è il più forte, ma è maledettamente utile in quella posizione. Forza giallorossi.

