Partiamo col dire che nella gara contro il Palermo ci sono piaciuti tutti, anche i subentrati. Si era
capito subito che c’era un’aria diversa. Un nuovo catalizzatore aleggiava sul “Nicola Ceravolo”. Ed
in effetti il risultato si è visto. Più di un modulo adottato nell’arco dei 90 minuti, ma il centrocampo a
tre ha tenuto banco per gran parte della gara. Poi nuovi volti in campo e soprattutto sono stati
adottati una compattezza ed una densità mai riscontrati fino ad ora. Alla fine, si è raggiunta la
vittoria contro una grande squadra. Ottenuta con determinazione, metodo e cinismo. Ma c’è stato
anche il momento di saper soffrire, di alzare muri invalicabili e di ripartire con il più classico dei
contropiedi che ci avrebbe consentito di vincere col più tradizionale dei risultati. Effettivamente
l’occasione offerta da Iemmello a Pontisso meritava migliore sorte. Ma tant’è. Comunque, il sigillo
definitivo prima del triplice fischio non c’è stato, ma il Catanzaro è piaciuto e non si aspettava altro.
Lo attendevamo con tanta impazienza e finalmente è arrivato quando meno ce lo aspettavamo.
Abbiamo visto un grande cuore ed una concentrazione in ogni istante della gara, caratterizzata da
una accurata attenzione in difesa aiutata da un maggiore e più efficace filtro a centrocampo. Tutto
ciò ha consentito al Catanzaro di portare a casa la prima vittoria stagionale. Splendido Cisse,
imprendibile sia da Pierozzi prima che da Diakitè dopo. Li ha fatti impazzire ed innervosire entrambi.
Rimangono sotto gli occhi di tutti la sua classe cristallina e la sua potenza esplosiva.
Quando Alphadjo decide di partire, gli avversari rimangono sul posto, lui li brucia sul tempo. È uno
spettacolo vederlo giocare. Tra l’altro ha siglato 4 reti e poi quante ammonizioni fa comminare agli
avversari che il più delle volte gli devono sistematicamente fare fallo. Oltre a lui e ad un Iemmello
in grande spolvero, tutto il Catanzaro questa volta ha sputato l’anima e ha dimostrato di esserci e
di poter dire la sua con una candidata alla promozione diretta. Non potevamo immaginare che
questo gruppo fosse quello delle due sconfitte con Padova e Monza. Sotto sotto non potevamo
credere che questa squadra non uscisse fuori con la sua veemenza e con la sua qualità. Alla fine,
è arrivata. Ora però bisogna andare avanti così a cominciare dalla trasferta di Mantova. Mantova
che a Bari ha perso e si troverà a fare la partita della vita per potersi schiodare dall’ultima
posizione in classifica. La partita quindi sarà molto difficile, ma se il Catanzaro giocherà con
l’assetto tattico adottato contro il Palermo e continuerà ad applicare grande compattezza,
attenzione e qualità, siamo certi porterà a casa un’altra vittoria. Mister Aquilani, gioco forza farà un
po’ di turn-over e riteniamo che Buglio potrà essere schierato in un centrocampo a tre, sin
dall’inizio, anche per far rifiatare Petriccione. Vedremo in ogni caso cosa potrà accadere, ma siamo
sicuri che questo Catanzaro ha svoltato.

